Marvel IT presenta

G L I I N C R E D I B I L I X – M E N

 

# 20: SIBERIA - parte 1

(Questa storia si svolge prima di X-Men 13)

 

 

 

Pietro H. P. L. Meroni – storia

rossointoccabile – supervisione Marvel It

Carlo Monni – supervisore capo

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo racconto vi è offerto da M.T.L. - Mutant Transport and Logistics -

che vi da appuntamento a più tardi.

 

 

Tessa, I

Primo tentativo

"Non è possibile, è solo una…" è tutto quello che il sicario ha il tempo di pensare prima di svenire.

Secondo tentativo

I nuovi elmetti del Club hanno un difetto di progettazione. Applicando forza a 7/10 dell’altezza del muscolo pterigoideo esterno, la mascella si sloga nonostante la fascia in kevlar. Il sicario avrebbe preferito venirne a conoscenza leggendolo su un rapporto, e non sperimentandolo di persona.

Terzo tentativo

Il Dy-Angr è inodore, incolore e ha un peso specifico praticamente identico a quello dell’aria. Questo nel caso l’obiettivo sia pure in grado di calcolare il peso specifico di un gas a mente. Il sicario ormai non si stupirebbe più nemmeno di quello.

Si toglie la maschera anti-gas e pensa stizzito che non potrà mai raccontare a nessuno che ha dovuto ricorrere al Dy-Angr per impacchettare una donna sola.

 

 

 

Dialogo fra il Maestro e la Dea

" Credevo fosse Kitty ad avere l’esclusiva delle scene di addio davanti al portone ".

" Se avessi saputo che era una scena d’addio, mi sarei messo la cravatta! ".

" Hai ragione, Charles. Non lo è per niente. Ma in fondo, è come se lo fosse ".

" Preferisco considerarla una sorpresa, Ororo. E in quanto tale, ne traggo un certo qual motivo di piacere. La capacità di sorprenderci è la prova che non siamo ancora del tutto persi nei nostri ego. Che siamo ancora ingenui e ottimisti. In questo senso, a volte, è ciò per cui prego! ".

" Ma non sempre le sorprese sono così piacevoli, vero? ".

Il sospiro di Charles Xavier è l’unico alito di vento che scivoli sotto le colonne neoclassiche della villa di Westchester.

" Riguardo a quello che è successo… ".

" Non c’è alcun bisogno di parlarne ulteriormente, Charles ".

" Capisco. Cosa farete, allora? ".

" Staremo nel mondo. Come noi stessi. Come persone, prima che come eroi. Di eroi ne hai allevati un mucchio, Charles. Vedremo se sei stato così bravo anche con gli individui ".

" Io non ho dubbi su questo, Ororo ".

" E allora ti invidio, Charles! Ricordi cosa ti dissi, quando ti liberammo dagli Skrull? La vita è diventata una lotta interminabile, tali erano le energie necessarie alla sola sopravvivenza che abbiamo quasi perso di vista il motivo per cui dovevamo sopravvivere. Non voglio che si ripeta di nuovo. Il tuo sogno si deve realizzare giorno per giorno, ma alla fine saranno le nostre vite a dimostrarlo, non l’album dei ricordi delle nostre battaglie ".

" Ma a volte, occorrono anche i soldati ".

" C’è Scott, per questo! ".

Charles Xavier è il primo dei due a sorridere. Poi il sorriso diventa una risata. Calda. Liberatoria. La donna cambia spalla alla borsa a tracolla e dice:

" Lo so, Charles. Sapremo esserlo, all’occorrenza ".

" E dove sarete? ".

" Da qualche parte. Ma non lontano ".

 

 

Rogue, I

Possiedo sette cuori.

Il primo cuore è quello di mia madre, la donna che mi ha messo al mondo. È un cuore segreto, che non apro mai.

Il secondo cuore e il terzo sono quelli delle due donne che mi hanno allevata. Si amavano: il loro amore, ancor oggi, supera ogni veleno e ogni dolore.

Il quarto è per Ororo: la mia maestra. Ma non aspettatevi che glielo dica in faccia. Il quinto cuore è per l’ideale. È un cuore di cielo azzurro: non puoi essere un X-Man senza essere ottimista. Il sesto è per Remy. Nonostante tutto.

Possiedo sette cuori. Ma il mio non lo trovo!

Perché mio è il cuore di tutti. Di tutti coloro che tocco. Il loro cuore diventa il mio. Possiedo i cuori di tutti. Cuori rubati.

Ma fortunatamente ci sono dei rimedi. Ho un bracciale inibitore. Di Cartier. E se non posso indossare il bracciale - come nello shooting per D&G l’altro giorno: sarebbe stata l’unica cosa che avevo addosso! - c’è una pasticca sottolingua. Dura sei ore. Non finirò mai di ringraziare le esperte manone pelose di Hank.

Vivo in una soffitta a Montparnasse. Ehi, sono americana: fra i cliché ci sguazzo come un pesce-gatto del Mississippi! Mi accoccolo sul davanzale della finestra e occhieggio la selva di camini, i tetti di pietra metallica, la vita che insieme ai gatti gioca con le ore del giorno.

Il fotografo più simpatico che ho conosciuto finora si chiama Max. È italiano. Come tutti gli italiani, si crede il migliore in quello che fa. È divertente. È sua la foto che in questo momento sta causando il maggior numero di tamponamenti fra le strade di Parigi. È appesa sui muri, sui cartelloni e sulle fiancate degli autobus. È il mio... uh... viso. Eh eh eh.

L’editor di "Surface" è tornata alla carica. Ieri siamo andate a cena. Poi siamo andate a zonzo sulla Senna. Ci siamo fatte leggere la mano da una chiromante, tanto per ridere.

" Mon dieu! " ha detto, " Signorina, è come se lei avesse vissuto decine di vite! ".

Dolcezza, non ne hai idea.

Il telefono.

" Ororo! Ciao! Dove? Va bene, dammi dieci minuti. Cosa? E come vuoi che faccia, volando? ".

 

 

 

Dialogo fra la Dea e il Principino Ereditario

Nessun uomo che si possa dire veramente elegante indossa qualcosa di nero di prima mattina.

Ecco perché Shinobi Shaw attraversa la hall dell’Hotel Mercer, al 147 di Mercer Street, New York, indossando un impeccabile completo azzurro pastello, camicia crema, cravatta bluette e scarpe italiane.

Ma quando si parla di donne, si sa, le regole non sono più così chiare. Ecco perché Ororo Munroe è seduta ad uno dei tavoli del bar con addosso un microabito di pelle nera, stivali borchiati che risalgono fino a metà coscia e tacchi lunghi come l’ultima settimana di lavoro. I capelli bianchi le incoronano il volto come delle nuvole riverenti.

" Allora, cosa ha in serbo il Club Infernale per il futuro del mondo, questa settimana? ".

" La solita noia, mia cara. Come dovresti ben sapere, il Club Infernale è l’incarnazione di ciò che è vecchio e stantio. Per questo tu vuoi me, il nuovo che avanza… ".

" …dalla cena di ieri… ".

" Il Circolo Interno ha i giorni contati. Specialmente dopo quella terribile alleanza con i cinesi. Questi errori si pagano, nella società globalizzata! Ormai i vecchietti sono out. Il futuro appartiene ai miei alleati e alla mia nuova cabala: la Loggia della Luna Nascente! ".

" Bel nome… ".

" L’ho inventato io! ".

"… per una pizzeria con vista mare. Dimmi quello che sono venuta ad ascoltare, Shaw! ".

" Shinobi, mia cara! "Shaw" è il mio paparino… ".

" Ti farò uno splendido piercing con quella cravatta di seta, "Shinobi". Ho ricevuto un messaggio sulla mia voicemail. Era Tessa. Mi chiedeva aiuto, ma era troppo tardi. E’ scomparsa. Dov’è finita?".

" Come mai ti importa così tanto dell’Insopportabile Secchia? Fa appassire persino i fiori di plastica ".

" Mi serve ".

" Non sei l’unica a pensarla così. Vedi, mia splendida, come ti dicevo, il Club Infernale si trova in un momento di particolare… fermento. C’è la mia Loggia, c’è un mucchio di gente che vuole dire la sua… Ci sono gruppi potenti, molto potenti, e alcuni hanno suggerito che non è affatto bello essere soli, al mondo d’oggi. Anche per un Club Infernale. Che avere amici potenti, in quelle parti del mondo in cui la parola "potere" vuol dire davvero qualcosa, può essere un bene… ".

" Dove? ".

"… così, alcuni sacrifici debbono essere fatti… e alcuni favori comprati con dei… regali ".

" Dove? ".

" Davvero non senti mai freddo? ".

 

 

Nightcrawler, I

La scritta sul muro oggi dice: "Go back to Satan demon priest" e si conclude con un pentacolo rovesciato.

Kurt Wagner, il barattolo di vernice già in mano, pensa che la fantasia dei suoi vicini si sta esaurendo molto velocemente.

Inizia a ritinteggiare la parete esterna di quella che è la sua casa e la sua chiesa, in uno dei quartieri non propriamente più allegri di New York. Se continua così, pensa, entro un anno questa parete sporgerà di almeno un paio di centimetri.

Ma Kurt Wagner può sempre contare su due qualità: il buonumore e una coda prensile, che gli permette di usare due pennelli alla volta.

" Buongiorno padre Kurt! " dice una voce alle sue spalle. È Jessica che torna a casa.

" Guten tag! " risponde, e sorride. " Ha fatto freddo stanotte, Jess? ".

" Non tanto ".

" Lo sai che se fa troppo freddo... ".

" Certo padre, certo ".

In pochi minuti ha finito di tinteggiare. Kurt Wagner vorrebbe che lo chiamassero solo Kurt, ma un americano non riesce a non mettere "padre" prima, se vede un abito talare. Anche se a portarlo è un allegro elfo dal pelo blu che sembra un demonio.

Non è ancora un prete del tutto. Forse non lo sarà mai, non con la vita che fa. Ma per ora è contento di essere dov’è, in prima linea, ad occuparsi di una piccola chiesa in un piccolo quartiere, che lotta con spacciatori, rifiuti non rimossi e writers poco fantasiosi. Sì, Kurt Wagner è contento. Da buon tedesco, è geneticamente attrezzato per far fronte alla malinconia e alla solitudine. È geneticamente attrezzato anche per un sacco di altre cose.

Il telefono. È nella sua camera, al piano di sopra. Che c’è di male, in una corsetta su per le scale? Niente! Ma potrebbe essere qualcosa di importante.

BAMF!

" Ja? "

" Ciao, Kurt ".

Ecco. Per lei non è ancora geneticamente attrezzato. La giornata si mette decisamente al peggio.

" Che cosa vuoi, Tempesta? ".

" Ho bisogno di te ".

" Dovrai farne a meno ".

" Non puoi nasconderti per sempre, Kurt ".

" Io non mi sto nascondendo! Sto cercando di fare del bene, a modo mio! ".

" E io, a modo mio. Verrà qualcuno a prenderti ".

" Chi verrà a prendermi?!?! ".

" Io, bello! " dice una voce alle spalle di Kurt Wagner. L’elfo peloso non ha nemmeno il tempo di stupirsi che è già scomparso.

 

 

Rogue, II

Parigi dovrebbe essere più che abituata alle belle donne.

Tuttavia, se la modella del momento e una dea africana prendono il caffè ad un tavolo all’aperto in Rue de St. Jacques, anche i parigini possono perdere la testa.

La conversazione fra le due amiche si svolge con il continuo sottofondo di stridore di freni, clacson, fischi e insulti vari.

"… e dov’è Betsy? ".

" Alla fine del sentiero di uomini esausti ".

" Eh??? ".

" In camera ".

" Mh. Ora che ci penso ho visto il cameriere un po’ sciupato… ".

" Ed è stato due giorni fa! ".

" Accidenti! E come sta? ".

" Splendidamente, direi. In un certo senso, mai stata meglio! ".

" Ma cosa le è successo, esattamente? ".

" Una sorta di regressione caratteriale. Istinti amplificati. Appetiti senza freni. Da quanto è uscita da quel bozzolo, è come una bambina con il motore di una Ducati. Soddisfazione immediata, questo è il suo mondo ".

" E di noi non si ricorda più? ".

" Oh no, ricorda tutto, perfettamente. Tuttavia, quei ricordi non sono più filtrati da moralità, coscienza o costruzioni mentali di tipo superiore ".

" Ed è ancora… aggressiva? ".

" No, non come prima. Ha un istinto del territorio molto basso, per cui non si sente minacciata. E’ solo molto difensiva nei miei confr… ".

" CIAO ORORO!!!!!!! ".

Elizabeth Braddock, fasciata da uno dei lenzuoli dell’Hotel St. Jacques, si materializza all’ombra del parasole che ripara le due amiche. I clienti dei tavoli accanto traballano sulle sedie. Un rappresentante di fotocopiatrici tampona l’auto della direttrice del Musèe D’Orsai ferma in quel momento al semaforo.

" Betsy! ".

" CIAO ROGUE!!!!!! ".

Segue abbraccio. Il lenzuolo scivola per terra. Due agenti di polizia si avvicinano. Ororo Munroe si toglie la giacca di Chanel e la piazza sulle spalle della nuova arrivata, che le si avvinghia attorno alle spalle. Difficile dire se la visione fosse più scandalosa prima o adesso.

" Ha anche acquisito questa nuova capacità di teletrasporto… Ma come puoi capire, non è semplice testarne le caratteristiche ".

" A me sembra che andiate molto d’accordo! " dice Rogue sorridendo.

" C’è sempre stata una simpatia istintiva fra noi due… e non dimenticare che ho una certa esperienza, con gli animali selvaggi! ".

 

 

 

Tessa, II

L’uomo non la tocca per i primi due giorni.

Rimane seduto sulla panca, le mani appoggiate ad un corto bastone. E’ un uomo di mezza età, tratti caucasici, fisico imponente. E’ vestito con panni grezzi ed emana un forte odore. Per due giorni la osserva, e le dà una zuppa calda una volta al giorno.

Poi, il terzo giorno, la prende.

Lei non capisce perché non riesca ad opporsi. Il suo corpo sta bene, i collegamenti neurali sono in ordine. Eppure la assale un’invincibile debolezza, come se fosse ad un passo dal morire di fame. L’uomo si sbriga con foga, non è nemmeno particolarmente violento. Poi la afferra per i capelli e la trascina fuori dalla capanna.

Neve fresca. Notte serena. La abbandona lì, davanti alla porta. Lei non riesce a muovere un muscolo. Guarda il cielo e calcolando la posizione delle stelle triangola la propria posizione. E’ in Siberia orientale, vicino alla confluenza dei fiumi Kolyma e Myiga, a quattrocento chilometri dalla terribile città di Magadan.

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Dialogo fra la Dea e il resto del mondo

All’interno della camera d’albergo, Kurt Wagner conosce tutti tranne la ragazzina vestita come Avril Lavigne che lo tiene ancora per mano.

" Was?!? ".

" Grazie per aver scelto M.T.L., bello, e alla prossima! " e sparisce.

" Ciao Kurt ".

" Mh… ".

" KURT E’ CATTIVO! KURT E’ CATTIVO! ".

" Buona, Betsy. Vedrai che adesso parliamo e Kurt diventa buono! ".

" Dove siamo? ".

" A Parigi, elfotto! ".

Kurt Wagner guarda fuori dalla finestra, quasi aspettandosi di sbattere contro la Torre Eiffel. Tutto quello che vede è una distesa di vecchi tetti. Alcuni di loro sono più vecchi di tutte le città d’America.

" Che ci faccio qui? ".

" Ti vogliamo con noi, Kurt. Ti voglio con me ".

" No ".

Rogue sorride.

" Perché? " chiede Ororo Munroe.

" Io e te non abbiamo molto da dirci ".

" Non mi importa quello che abbiamo da dirci, Kurt. Mi importa quello che sappiamo fare. E tu sei l’unico, fra i presenti, che sa fare una cosa. Fondamentale. Irrinunciabile ".

" Cosa? ".

" Contraddirmi ".

" Capisco! " sbotta Kurt Wagner " Di cosa hai bisogno, veramente? Del sigillo della democrazia? Del diploma di sovrana illuminata? Del buffone di corte da ascoltare quando te ne viene voglia? ".

" Ho bisogno di prendere le decisioni giuste, Kurt. Specialmente se voglio guidare questo team come ho in mente di fare ".

" Non hai mai avuto bisogno di nessuno per prendere decisioni! ".

" Ho detto decisioni giuste, Kurt ".

" Non sono infallibile. Proprio come te ".

" Ma fai sempre del tuo meglio. Proprio come me ".

" Significa che potresti arrivare ad ascoltarmi? ".

" C’è un solo modo per scoprirlo! ".

Kurt Wagner sogghigna.

" Potrei fare leva su tutto quello c’è di buono e bello in te, Kurt, e sai meglio di me che è molto. Ma non lo farò. Al contrario, voglio parlare alla tua parte peggiore. Ai tuoi dubbi, ai tuoi sensi di colpa. E ti dico: considera l’alternativa. Vivere nel tuo piccolo orizzonte, col pensiero costante che ogni decisione che prenderemo, che gli X-Men prenderanno d’ora in poi, tu avresti potuto cambiarla. Vivere ogni giorno sapendo che avresti potuto fare la differenza, se solo avessi voluto. Io non ho intenzione di strapparti a quello che stai facendo, Kurt. Né alla tua parrocchia, né alla tua missione, né alla tua fede. Al contrario, voglio che tutti noi riusciamo a realizzarci, proprio come te ".

" Sai Ororo " esclama Rogue, " se ti dicessi che il tuo piano non mi piace, probabilmente sarei la più grande bugiarda di questo mondo! ".

" È proprio questo il punto, Rogue: il mondo. La storia è un insieme di correnti: insensibili, crudeli, aliene alla fragilità dell’uomo. Le invasioni barbariche in Europa, le invasioni dei bianchi nella vergine America, la violenza intollerabile fatta alla mia Africa... in ogni occasione, gli uomini reagiscono a queste correnti fuggendo, chiudendosi in se stessi. Nei castelli, nei monasteri, nei fortini, nelle ville di Beverly Hills. L’alternativa sembra soccombere. Ma questa nuova onda che stiamo vivendo, la nascita e la discesa nel mondo dei mutanti, non può essere affrontata nello stesso modo. Gli uomini non si possono arroccare nel castello della paura, e noi non possiamo restare chiusi nel fortino di Charles Xavier. È venuto il momento di scendere nel mondo, da mutanti, da X-Men, ma con le nostre vite, le nostre inclinazioni, i nostri desideri. Gli X-Men non sono supereroi: non lo sono mai stati. Sono solo persone che si sforzano di dare un esempio. Ed è giunto il momento di dare questo esempio sotto gli occhi di tutti ".

" Rogue ti ha di sicuro preso alla lettera! ".

" Sei rimasto aggiornato eh, elfo peloso??? ".

" E’ semplicemente molto difficile… evitarti ".

Ma cosa sto dicendo? si domanda Kurt Wagner. Ma ormai è tardi: l’ombra di una risata si è diffusa per la stanza.

" In sostanza, Tempesta, stai dicendo che se non mi unisco a voi, lo dovrò espiare? ".

" Anche se ti unirai a noi, lo dovrai espiare! ".

" Di questo ne ero certo! " sospira.

" Tu scoraggiato, Kurt? Non avrei mai creduto di vederlo! ".

" E’ che… E’incredibile! E’ come se ogni volta mi trovassi davanti una Tempesta diversa! Ricordi? Avevi lasciato le redini degli X-Men a Cable, quando me ne andai. La guerra aperta e le pistole fumanti erano diventati il tuo unico credo. E ora? Parli come un libro di Jacques Le Goff, tanto per restare in tema! ".

" Le tempeste hanno un’infinità di sfumature, Kurt. Proprio come le persone ".

" Ma non hanno responsabilità, al contrario delle persone! ".

" Ragione di più per essere il guardiano delle mie! ".

" Vuoi dire che potrò picchiarti, se occorre? ".

" Potrai senz’altro provarci, Kurt ".

Kurt Wagner si massaggia la nuca, scuotendo la testa. Ma sorride.

" Eddai, elfo, davvero speravi di averla vinta con lei???? " chiede Rogue, prima di gettarsi ad abbracciarlo.

" Allo stesso modo, dobbiamo poter essere anche un gruppo. Rispettando le nostre individualità. Nessuno di noi deve essere solo. Nessuno dovrebbe rimanere da solo, a questo mondo. Men che mai un X-Man ".

" E come vuoi fare, a creare tutto questo? ".

" Manca ancora un ingrediente ".

" Cosa aspettiamo, dolcezza? Andiamo a prenderla! ".

" Chi? ".

 

Tessa, III

Dopo averla presa, l’uomo la trascina fuori, in mezzo alla neve.

Ci sono delle colline, subito fuori dalla piccola isba. Guardano verso nord, sono colline ferrose, forse contengono persino oro.

Ma non è una miniera quella che si apre nelle loro viscere. Non possiede dati per stabilire cosa sia, ma di sicuro non è una miniera. Per un motivo molto semplice: non ne esce nulla. Materiale da costruzione, macchinari, persone: tutto entra da un’apertura nel fianco della roccia. Ma non un solo carrello ne esce.

Poi, l’uomo si china al suo fianco, e parla.

" Perché? Lo so, miss Niles. Lo vedo nei suoi occhi non arresi. Perché? è la grande domanda che percorre il suo mirabile cervello. Oh, certo, so tutto di lei, di quello che è in grado di fare. Per questo l’ho voluta qui. Lei è un componente essenziale della mia impresa. Quale impresa? Ebbene, miss Niles, la risposta sta in questa domanda: qual è la più grande ricchezza a cui un uomo può aspirare?

" La Russia è il luogo della Terra in cui l’attrito fra fini e mezzi si è manifestato con la maggiore intensità. A tutti gli effetti, la storia russa non è altro che il continuo colare di sangue che scorre fra un fine e i mezzi per raggiungerlo. Quale altra nazione ha sacrificato il suo stesso popolo con tanta intensità, con tanta fredda, efficiente, scientifica crudeltà?

" L’uomo è fatto per abitare la Terra, ci dicono. Ebbene, questa terra è peggio di una belva. È terra fatta di fuoco e ghiaccio: qui l’uomo viene divorato, se non dedica ogni sua fibra e ogni suo istante alla lotta.

" Era il 1937 quando mi chiusero qui dentro. Avevo poco più di 14 anni. Era un periodo buio: bastava una frase nel diario, una battuta davanti ad un bicchiere, persino un momento di esitazione davanti ai discorsi che urlava la radio, e si finiva in posti come questo. A morire. In quanto a me, ero semplicemente in grado di fare cose. Come mio padre prima di me. E le mie sorelle. Finimmo tutti qui dentro. Famiglie in grado di leggere il corso del vento, capaci di trovare l’acqua a fiuto, famiglie che conoscevano le erbe, le stelle e i momenti propizi per le cose. Famiglie di questo genere erano numerose come i fiori nei prati, qui in Siberia. Ma facevamo paura agli uomini venuti a portare il progresso, il tempo scandito dagli orologi, le industrie pesanti. Questo bastò a condannarci tutti.

" Ma io, miss Niles, io non morivo. Bastavano tre settimane a ridurre un muscoloso contadino, biondo di grano, ad un cadavere ambulante. Ma io non morivo. Mi occorse molto tempo per capire che bastava la terra, la terra soltanto, a darmi sostentamento. Ero tutt’uno con la terra, questa terra crudele, nemica della vita come la concepiscono la maggior parte degli uomini.

" E poi anche la Russia, perfino la Russia cambiò. Occorse il tempo di innumerevoli vite, consumate come teste di fiammiferi. Per me, non fu altro che un batter d’occhi. Tutto cambiò: sparirono le guardie coi cani, i fili spinati, i comandanti del Campo. E i grandi signori di Magadan, la città terribile che più di ogni altra cosa ha violentato questa terra, cambiarono vestiti seguendo la moda. E io con loro.

" La geografia del potere, Miss Niles, è qualcosa che solo un cervello prodigioso come il suo sarebbe in grado di cogliere. Ad un uomo normale, occorrerebbero molte vite. Una sola non è sufficiente per capire, così come una sola vita non è sufficiente per vedere i continenti andare alla deriva. Nessuno, nella grande America, trova divertente che il secondo uomo più ricco del mondo venga da questa regione? Compra squadre di calcio inglesi e yacht fabbricati in Italia! Che divertente! E secondo lei, miss Niles, tutto questo su cosa poggia? Risponda alla domanda, miss Niles. Risponda alla domanda… prima che gli eroi vengano a salvarla! ".

 

Rogue, III

" Dov’è il Blackbird? " chiede Kurt Wagner.

" Eccolo, il nostro Blackbird! " risponde Ororo Munroe, estraendo il cellulare dalla borsetta.

" M.T.L. linea clienti Platinum, buongiorno! ".

" Vorrei un trasporto per quattro per Magadan, Siberia orientale ".

" Le occorre abbigliamento pesante? Acqua minerale? Anti-emetici? ".

" Come, anti-emetici???? ".

" Buona, Rogue. No, grazie, siamo a posto così ".

" Incaricato n° 1657 in viaggio sulle vostre coordinate! Buona giornata! ".

La sfera di luce si apre e ne viene fuori qualcosa che vorrebbe assomigliare ad Elvis, con un paio di occhiali da sole grandi come un manifesto autostradale, un vestito a frange di lamé con sei maniche e stivaletti lucidi taglia 56.

" Ehi, babies! Viva Las Vegas!! " dice.

Kurt Wagner si dà una manata sulla fronte e sospira: " Suppongo sia troppo tardi per rifiutare, eh?".

Il tempo di riaprire gli occhi e tutto quello che vede è un orizzonte bianco, un po’ più sporco in basso.